Italiano German Español
Russian French English
Home
Scegli la tua lingua...
 


Tecnica
Istituzioni
Sostenibile
 

I particolari della sua storia:

La Società Nazionale delle Officine di Savigliano (SNOS) venne fondata il 2 aprile 1880: oggetto dell’impresa furono la costruzione e la riparazione di materiale ferroviario, ponti metallici, tettoie, macchinario elettrico e, in genere, lavorazione del legname. La sede delle officine fu individuata in uno stabilimento situato nel comune di Savigliano, in provincia di Cuneo, dove sorgevano i capannoni già appartenuti alla società concessionaria della ferrovia Torino-Cuneo.
Nel 1889, dopo la fusione con la Società Anonima Italiana Ausiliare, si trasferì nella città di Torino, negli odierni stabilimenti di Corso Mortara. In questo periodo il numero di dipendenti salì a 700.

Qui seguono alcuni esempi dei lavori eseguiti da Savigliano SpA:
1882: Progettazione e varo del ponte ferroviario sul Po a Casalmaggiore, lungo 1085 mt e pesante 2'000 tonnellate di acciaio, per la ferrovia Parma-Brescia-Iseo.
1883: Progettazione e costruzione del leggendario treno Orient Express.
1884: Progettazione e costruzione di 4 vagoni letto ordinati dalla belga Compagnie Internazionale des Wagon Lits, esempio di lusso e tecnologia.
1889: ponte a due vie superiori, stradale e ferroviario, a Paderno sull’Adda, che secondo Nascè, è il maggior monumento italiano all’architettura ferroviaria del secolo scorso. Per la prima volta era applicata la Teoria dell’ellisse di elasticità, poi discussa in tutta Europa.
Primo decennio del 1900: Costruzione del ponte ferroviario di accesso alla stazione di Zurigo; Ponte di Ujpest, sul Danubio; commesse in Grecia, Romania, Egitto e Albania.
In questa fase ebbe grande rilevanza la costruzione di condotte forzate per la produzione di energia elettrica. Questi impianti raggiungevano la lunghezza di 2'500 mt e il peso di 1'800 tonnellate.
Durante la prima guerra mondiale, si svilupparono nuove attività: costruzione di motori a combustione interna per navi e aerei, tettoie per aeroplani e piattaforme per dirigibili.
Dopo il 1922, anno della elettrificazione massiccia delle ferrovie dello Stato, iniziò la costruzione di locomotive trifasi, e forniva equipaggiamenti elettrici alle aziende meccaniche. La fornitura di locomotrici complete interessava anche la Russia.
Il difficile periodo del dopoguerra offrì alla Savigliano la ristrutturazione e riparazione di opere, ponti, strutture metalliche, locomotrici, danneggiate dai bombardamenti, o con necessità di aumentare la resistenza all’aumento dei carichi di uso. Svilupparono la produzione di telefoni e radio da campo, utile conoscenza nel periodo del boom della radio, subito dopo la guerra.
1928: Costruzione della arcata centrale e tettoia della Stazione Centrale di Milano.
1948: Ricostruzione della guglia superiore della Mole Antonelliana, crollata in seguito all’uragano abbattutosi sulla Città.
Progetto di Grattacielo con Fiorini - Le Corbusier (Link alla fondazione), con applicazione del concetto di tensistruttura, precursore dei moderni grattacieli.
Nel 1949, costruì il ponte sul Po a Piacenza, 5 grandi gru girevoli al porto di Genova e alternatori da 27 kw per la centrale di Mera a Chiavenna.
Negli anni seguenti fu impegnata nella realizzazione di un mega-alternatore per la AEM di Torino, nella progettazione e costruzione del trattore Ciclope, che riscosse un notevole successo nei Saloni italiani.
La Fiat entrò nella partecipazione azionaria e la impegnò in lavori di prestigio, aumentando la clientela. Aumentarono le commesse internazionali, in particolare per URSS, Portogallo, Nuova Zelanda, Malesia, Jugoslavia, Etiopia, Argentina.

Applicò soluzioni tecniche di avanguardia alle locomotive, creando il modello più veloce delle FS.
Nel periodo ‘50-‘70 si era stabilizzata come co-leader italiano nelle più importanti opere di elettromeccanica, di carpenteria pesante e di ingegneria edile.
Il decennio successivo segnò una recessione del settore, dovuto principalmente alla crescente crisi energetica, problematiche sindacali tipiche del periodo e alla sempre maggiore aggressività dei competitor giapponesi.
Nel 1976 la quota di maggioranza passò alle società General Electric/CGE, Ansaldo e Marelli, che affidarono a una nuova direzione il compito di riconvertire le attività dell’azienda, la quale potette ripresentarsi con rinnovato vigore sui mercati, proponendosi con una struttura organizzativa e produttiva funzionale e versatile, forte dell’esperienza acquisita in tanti anni di attività manifatturiera e perciò in grado di soddisfare le particolari esigenze di una clientela legate ai servizi di cui non potevano farsi carico le imprese orientate alla produzione. Inoltre la necessità del paese nel campo energetico, dopo la rinuncia al nucleare, portava a riconsiderare fonti alternative verso le quali la SNOS era particolarmente sensibilizzata e che erano oggetto di studi e ricerche.
Dopo oltre un decennio di appartenenza ad un gruppo multinazionale americano, la maggioranza della Savigliano è passata al Gruppo Fornara, che ha concepito una sinergia con altre aziende del gruppo per creare un Polo di Energia.
Attualmente le specializzazioni della Savigliano sono basate sulla progettazione e realizzazione di impianti elettromeccanici per energie alternative, carpenteria pesante, revisione di motori elettrici e trasformatori fino a 200 MVA, impianti idraulici di ogni portata.

Poche imprese industriali sono state strettamente legate al luogo di origine come la Savigliano SpA; da qui un rapporto emblematico tra fabbrica e città che presenta caratteristiche tali da fornire, in anni di disaffezione all’imprenditorialità come gli attuali, elementi di reflessione. La SnoS crebbe come azienda torinese e rimase sempre esclusivamente tale, a differenza di altre, anche più prestigiose, che espandendosi assunsero caratteri alquanto diversi.

Tutta la documentazione originale tecnica e storica della Società, inclusi i progetti delle varie realizzazioni dalla fondazione al 1990 è stata donata dalla Savigliano all'Archivio di Stato di Torino per la sua conservazione e per offrirla a disposizione dei ricercatori che ne sono interessati.
www.multix.it/asto

 
indietro...
 
 

Scrivi al WebMaster
Sito ottimizzato per la visione a 800x600 px.
© Savigliano SpA 2002